Lucio Del Pezzo

(Napoli, 1933)

Lucio Del Pezzo è nato a Napoli il 13 dicembre 1933. Dopo aver studiato da agrimensore, frequenta la Scuola libera di disegno, di storia dell’arte e archeologia di Mario Napoli e nel 1954 vince una borsa di studio per ricerche archeologiche in Grecia. Nel 1955 si diploma all’Istituto d’Arte di Stato di Napoli e frequenta, allievo di Emilio Notte, il corso di pittura all’Accademia di Belle Arti della città. Fonda a Napoli con Guido Biasi, Bruno Di Bello, Sergio Fergola, Luca (Luigi Castellano) e Mario Persico il “Gruppo 58”, che si può considerare una delle esperienze più estreme dell’avanguardia italiana del ‘900 perché il gruppo, che si distingue per l’assoluta autonomia progettuale, nasce nel segno della negazione di una società che tende a rendere funzionale, alla sua logica razionale e mercantile, ogni aspetto della nostra esistenza. Esso mette in discussione tutte quelle espressioni della creatività legate agli stilemi della pittura dell’Ottocento, rivolgendo invece il proprio interesse alle avanguardie storiche del Novecento, in particolare al Dadaismo e al Surrealismo, per poi approdare al Neodadaismo degli anni ‘50. Del Pezzo aderisce così al “Manifeste de Naples” e partecipa attivamente alla creazione della rivista “Documento-Sud”, rassegna di arte e cultura di avanguardia collegata con i gruppi come il Movimento “Nucleare” guidato da Enrico Baj a Milano, “Phases” di Parigi, “SPUR” di Monaco e “BOA” di Buenos Aires (1958/1959).

Lucio Del Pezzo – Forma inquietante
1997 Collage, oro in foglie, colore acrilico e smalto su legno 50 x 60 cm


Soggiorna a Matera e lavora, oltre che come pittore, come professore di ceramica e decorazione nell’Atelier della Martella, creato dai fratelli Cascella e dall’architetto Quaroni. Decora la cupola della Chiesa di S. Antonio a Stigliano presso Matera con una pittura di 80 mq su storie di Antonio da Padova (1959). Si trasferisce a Milano, invitato da Enrico Baj e Arturo Schwarz. Sua prima mostra personale alla Galleria Schwarz. Ottiene a Pittsburg il “Carneige International Award” e presenta la sua prima personale a New York presso la Knapik Gallery (1961). Partecipa alla XIII Triennale di Milano “Labirinto del tempo libero” con Fontana, Baj ed altri, ottenendo uno dei gran premi internazionali e viene invitato alla XXXII Biennale di Venezia (1964). Nello stesso anno si trasferisce a Parigi dove abita nel vecchio studio di Max Ernst per ricercare le sue radici “surrealiste”. Viene nominato membro del comitato di selezione e inviti del Salon de La Jeune Peinture e del Salon de Mai (1965/1968).
Invitato alla XXXIII Biennale di Venezia con una sala personale (1966), nello stesso anno esegue un grande bassorilievo in acciaio inossidabile dipinto per una architettura di Giò Ponti a Milano ed è ospite come visiting professor per un anno all’Istituto d’Arte di Minneapolis (USA).
Organizza con altri la mostra “De Meta sica” nella Galleria Krugier di Ginevra esponendo con de Chirico, Carrà, Morandi, de Pisis, Sironi e Gnoli (1967). Sua prima personale a Parigi (1980). Lo Stato Francese acquisisce due sue opere e allestisce la “Sala Meta sica” al Museo di Grenoble (de Chirico, Max Ernst, Herbin, Carrà, Nevelson, Del Pezzo) e gli commissiona due grandi sculture all’aperto in un programma di architettura scolastica (un liceo scienti co e una scuola di decorazione a Dijon). Il Centre National d’Art Contemporaine gli commissiona la ristrutturazione del giardino dell’Hotel de Rotschild a Parigi. La nuova Università di Leverkusen gli commissiona l’allestimento del campus con sculture. È invitato con altri artisti al Festival Mondiale dei Popoli a Cuba, con la scultura “La tomba di Marat” (1969). L’Università di Parma gli dedica la prima antologica di pittura e scultura a cura di Arturo Carlo Quintavalle e inizia la collaborazione con l’Olivetti, per progettazioni grafiche speciali (1970). Stage d’insegnamento alla Facoltà di Psicologia applicata della Sorbonne in qualità di assistente agli atelier d’arte (1971). Il Centre Beaubourg-Pompidou gli commissiona una grande pittura di 120×3,5 metri che coprirà i due lati del cantiere di costruzione del centro: “Il muro” (1973). Il comune di Milano gli dedica un’antologica di pittura e scultura alla Rotonda della Besana, proposta da Guido Ballo (1974). Il Centre Beaubourg-Pompidou gli affida uno stage di animazione sul teatro per il suo Atelier des Enfants (1976). Le Of cine Italsider di Taranto gli dedicano una mostra di tutta la sua produzione seriale (stampe e multipli) e gli commissionano alcune sculture in ferro (1978), quindi rientra definitivamente in Italia stabilendosi a Milano (1979).

Lucio Del Pezzo – Elementi geometrici
1998
Collage, oro in foglie, colore acrilico e pigmento su legno 100 x 70 cm

Espone i suoi ultimi lavori “de Chirico ‘Paraphrases’, 1963-1979” allo Studio Marconi di Milano, insegna grafica e illustrazione alla Scuola d’arte del Castello e tiene con altri artisti italiani una serie di incontri
didattici in alcune università e college della California, USA (1980/1983). È invitato da Guido Ballo a prendere il posto di Emilio Tadini come titolare della cattedra di pittura e ricerche sperimentali alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e lavora al progetto di un lm didattico sulla sua pratica artistica (1984). Scenogra e per un’opera di E. Schatz “Samarcanda” nei giardini del Museo d’Arte Moderna di Milano, Villa Pollak e per un concerto di musica antica nel Chiostro di Ognissanti di Firenze (1986).
Mostra sul tema “Lo spazio” alla Renault Italia a Roma. Scenogra e e oggetti per un’opera buffa a Ercolano, per il Festival Vesuviano, a Villa Campolieto-Vanvitelli (Lambertini e Barra: “La festa del Principe”).
È uno dei 20 artisti italiani invitato alla mostra scambio Studio Marconi – Unione degli Artisti Russi al Palazzo dell’Arte di Mosca (1988). Realizza la scenografica per l’Ater Balletto di Amodio “Sogno di una notte di mezza estate” di Mendhelsonn, al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Teatro Verdi di Parma (1990). È invitato in Giappone dove l’architetto Alhadeff gli commissiona una grande scultura per la ditta Sunstar a Osaka (1991). Allestisce una personale dedicata ad Andrea Mantegna, nella sua casa di 283 Mantova e conclude la collaborazione con le aziende Olivetti e Renault Italia (1994). Si dedica anche ai grandi viaggi, visitando l’India, il Nepal e la Polinesia (1996). Su commissione dell’architetto Marco Zanuso, realizza una grande pittura per la sede milanese della Casa di moda Gian Franco Ferré (1998). È a Treviso con Paolo Baratella ed Eugenio Carmi con una personale nelle sale espositive della settecentesca Villa Ca’ Zenobio a Treviso “Viaggio tra ‘ratio’ e immaginazione”, mostra presentata da Giorgio Di Genova e curata da Maurizio Pradella con la partecipazione straordinaria delle Ferrovie dello Stato (1999). È poi presente all’Istituto Mathildenhohe a Darmstadt con la prima grande retrospettiva della sua opera in Germania (2000). Per due stazioni della nuova metropolitana di Napoli, progettate dell’architetto Mendini, realizza quattro grandi rilievi ceramici e una scultura in bronzo (2001). Segue la mostra “Lucio Del Pezzo – Alfabeto di segni e di sogni” a Castel dell’Ovo – Napoli (2002); Realizza la deco- razione del Palazzo della Società Pubblicis a Milano a cui segue la mostra “Archelogia Meta sica” al Museo dei Materiali Minimi – Paestum – Napoli (2004). Su invito di Giorgio Marconi, realizza un grande bassorilievo per la Società Risanamento Santa Giulia a Milano (2005). Seguono “Mezzo Secolo” personale alla Galleria Vinciana – Milano (2007) e “Lucio Del Pezzo at Marconi’s – Napoli, Milano, Parigi 1958-1972 – De Architettura” presso la Fondazione Marconi – Arte Moderna e Contemporanea a Milano (2008/2009). Il mondo dell’arte vive un lungo periodo di assenza del Maestro dal palcoscenico iniziato nei primi mesi del 2009 e conclusosi solo alla ne del 2014 con la presentazione della mostra “Lucio Del Pezzo – Sagittarius” presso la Fondazione Marconi di Milano a cui la Fondazione fa seguire la mostra “Adami, Del Pezzo, Schifano, Tadini (50 anni dopo…)” (2016). Nel 2017 altre due importanti mostre, la prima a Napoli “Lucio Del Pezzo – Opere anni ‘60” presso la Galleria Andrea Ingenito Contemporary Art in collaborazione con la Fondazione Marconi di Milano, curata da Andrea Ingenito e Piero Mascitti, la seconda alla Galleria Lombardi a Roma “Lucio Del Pezzo: Un Sogno Elegante”.

Del Pezzo vive e lavora a Milano.